martedì 17 luglio 2018

Recensione di 'Dentro l'acqua'

Titolo: Dentro l'acqua
Autore: Paula Hawkins
Editore: Piemme
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Dopo 'La ragazza del treno' che, nonostante le numerose critiche, personalmente mi è piaciuto molto, ho deciso di continuare la conoscenza di Paula Hawkins con il suo ultimo libro, 'Dentro l'acqua'. Il genere non mi è proprio congeniale, ma l'autrice riesce a calare il lettore all'interno della scena fino a farlo diventare quasi uno dei personaggi. Mi piace il suo modo di scrivere, quel dico non dico che ti spiazza e ti fa tenere il fiato sospeso fino alla fine. Un romanzo per nulla scontato, eppure così intimo e nello stesso tempo 'realistico' che il lettore ne rimane incantato. Esistenze quasi al margine, ambientazioni al limite della civiltà, natura incontaminata, intere generazioni che si susseguono sempre uguali, almeno fino a che qualcuno non decide di rompere gli schemi e spostarsi nella città, più caotica, impersonale, dove ci si può sentire liberi di 'essere sé stessi' senza sentirsi addosso gli occhi di tutti e i giudizi dell'intera comunità. Ho amato questo romanzo sin dalle prime pagine; penso che in un prossimo futuro, se mi venisse posta la domanda 'Quali libri rileggerei una seconda volta', includerei questo nella misera lista che scriverei. Se ve lo consigliamo? A pieni voti... un libro da leggere sia sotto l'ombrellone che a casa stesi comodamente sul vostro divano!

Sinossi de 'Dentro l'acqua'

Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell'Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l'hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare.