mercoledì 6 giugno 2018

Eleanor Oliphant sta benissimo: la recensione



Eleanor Oliphant sta benissimo 

Autore: Gail Honeyman

Editore: Garzanti
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IL CASO EDITORIALE DELL'ANNO, PUBBLICATO IN 35 PAESI, PER MESI IN VETTA ALLE CLASSIFICHE

Sinossi

Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent'anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient'altro. Perché da sola sto bene.
Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all'improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.
Anzi: benissimo.

La recensione di Eleanor Oliphant sta benissimo 

 'Eleanor Oliphant sta benissimo' è un libro che ho letteralmente divorato. Mi piace leggere gli esordi; non sai mai cosa può capitarti! Gail Honeyman ha creato un personaggio che potrebbe identificarsi con ognuno di noi. Pagina dopo pagine impariamo a conoscere la protagonista, che parla in prima persona, e si descrive fisicamente e caratterialmente. Ci sono dei paragrafi in cui Eleanor potrebbe identificarsi con un qualunque essere umano, altri in cui si capisce che forse ha una qualche patologia, altre ancora invece in cui la protagonista è la solitudine. Che l'essere umano sia fondamentalmente solo lo sappiamo tutti, ma ci sono persone che si circondano di amicizie (reali o fittizie che siano), altre che invece si isolano dal resto del mondo creando infossato tra loro e gli altri, quasi fossero un castello medievale con il ponte levatoio a separarlo dal resto del mondo. Eleanor è un po' così, forse mi somiglia molto sotto alcuni punti di vista, soprattutto per quanto riguarda il fatto i dire sempre la verità, anche se a volte fa male. A volte cinica, a volte forse troppo ingenua, altre ancora sarcastica, la protagonista sembra assistere inconsapevolmente allo scorrere della vita davanti ai suoi occhi e, nonostante tutto, non si preoccupa minimamente di cogliere l'attimo e giocarselo questo dono. Ebbene sì, la vita è un dono e a Eleanor si presenta sotto forma di un musicista che le farà provare l'ebrezza di essere viva, di provare un sentimento. In 'Eleanor Oliphant sta benissimo' si muovono tanti personaggi, nessuno importante come la protagonista, ma da cui capiamo il perché Eleanor sia diventata così come la conosciamo; primo fra tutti la madre, un essere che non può chiamarsi tale senza offendere tutta la categoria. Una donna cinica che non è riuscita non solo a fare da madre, ma nemmeno a infondere alla figlia un po' di autostima, voglia di vivere, trasmettere sentimenti e insegnamenti di vita. Un romanzo che consiglio vivamente perché si legge tutto d'un fiato. Ottimo esordio per l'autore. Peccato qualche frase che nella traduzione in italiano non è stata proprio azzeccata. 

Cosa ne pensa la critica

«Un fenomeno che ha dato vita a un nuovo genere letterario.»
The Guardian
«Imperdibile. Uno degli esordi più riusciti dell'anno.»
New York Times
«Non ha eguali.»
The Observer
«Commovente e saggio. Leggetelo.»
People
«Indimenticabile e vero.»
Daily Mail

L'unica cosa che conta è rimanere fedeli a ciò che si è veramente

                
   Le frasi più belle de Eleanor Oliphant sta benissimo        

'A volte ho la sensazione di non trovarmi qui
e di essere un frammento della mia immaginazione.
Ci sono giorni in cui i miei legami con la terra
sembrano così labili che i fili che mi tengono fissata al pianeta sono sottili come una ragnatela,
come zucchero filato.
Una violenta folata di vento potrebbe staccarmi del tutto,
sollevandomi e facendomi volare via, come un seme di tarassaco'.


'Provo pena per i belli.
La bellezza, dal momento in cui la possiedi,
ti sfugge via, effimera.
Dev'essere difficile. Dover sempre dimostrare
che c'è qualcosa di più,
desiderare che la gente veda sotto la superficie,
che ti ami per te stesso e non per il tuo corpo mozzafiato,
per due occhi scintillanti
e per la tua capigliatura folta e lucente'.

'Quel giorno rinunciai al Telegraph in favore di materiale di lettura alternativo...
Quelle riviste erano in grado di dirmi
quali abiti e quali scarpe indossare,
che acconciatura adottare per non sfigurare.
Potevano insegnarmi il trucco giusto da comprare e come applicarlo.
In questo modo mi sarei dissolta assumendo l'aspetto di una donna qualunque.
Non mi avrebbero più fissato.
L'obiettivo, a conti fatti, era quello di camuffarmi con successo da donna umana'.

'Sono stata al centro di fin troppa attenzione in vita mia. Ignoratemi,
passate oltre,
non c'è nulla da vedere qui!'

 

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