martedì 22 settembre 2020

La quinta stagione || Recensione

 Oggi vi racconto le mie impressioni su 'La quinta stagione e altri racconti' di Angelo Salvione, edito da Edizioni 2000diciassette. Si tratta di una serie di racconti tutti diversi, tutti molto profondi; conosciamo Claudia che aveva deciso di vivere 'senza orologio, il suo tempo era ballerino'. 'Le persone che la conoscevano non la descrivevano mai, era difficile trovare parole che la definissero, aggettivi che la colorassero, verbi che ne rendessero un'idea compiuta'.




Poi passiamo ai segreti della famiglia Grifalchi, la cui villa trascende i destini di chi vi abita, diventa simulacro, si trasferisce nell'immaginario altrui come cosa viva; che dire poi del giudice Castaldi che si sofferma a riflettere su 'quanto l'animo umano fosse succube di convenienze opportune e di cerimoniose formalità'. L'ambigua amicizia tra Sara e Filippo, una ragazza e un uomo maturo, due anime che si raccontano tutto: questo forse è stato il racconto che ho letto e riletto più volte, il più bello, triste ma estremamente 'vero'.

Questi sono soltanto alcuni dei racconti che leggerete ne 'La quinta stagione'. Una particolarità di tutti è che nulla è dato per scontato, ma molto spesso soltanto alle ultime battute il lettore capisce il senso di tutto il racconto. Oltre al giudizio sulla trama dei singoli racconti, tutti eccezionali, mi sento in dovere di scrivere due righe anche sulla scrittura matura di Angelo Salvione; una scrittura concisa, molto formale, a tratti quasi accademica, ma che risulta tanto più reale che il lettore non può fare a meno di amare ad ogni pagina.

Se lo consiglio? 'La quinta stagione' è sicuramente un libro da consigliare ad amici e conoscenti e, perché no, anche da regalare ai propri cari. 


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