domenica 18 dicembre 2016

'La locanda degli amori diversi': la recensione

Titolo: La locanda degli amori diversi
Autore: Ito Ogawa
Editore: Neri Pozza
Pubblicato il 16 dicembre 2016
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Sinossi


In piedi sulla banchina del treno, Chiyoko se ne sta immobile, incapace di muovere il passo decisivo che la separa dai binari. Non ha nemmeno vent’anni, indosso la divisa da liceale e sul viso l’aria apatica di chi non ha ormai alcun rimpianto.
A Izumi, trentacinquenne separata che ogni sera alla stessa ora rientra dal suo lavoro part-time, basta uno sguardo per comprendere quali siano le intenzioni di quella ragazza dagli occhi limpidi come quelli di un cerbiatto. La afferra per un braccio e, con un gesto disinvolto, la tira verso di sé, salvandole la vita. Un’oscura, inspiegabile attrazione la spinge, infatti, a desiderare la compagnia della ragazza.

Quando perciò Chiyoko le confessa di essere stata ripudiata dai genitori a causa della propria omosessualità e di voler fuggire,... Izumi, dapprima terrorizzata dalla prospettiva della fuga con una giovane donna, inizia a considerare affascinante l’idea di un posto nuovo dove poter ritrovare se stessa, le sue idee, la sua libertà. Acquista un vecchio pulmino Volkswagen, ci infila dentro il minimo indispensabile e lascia la città insieme a Chiyoko, dirigendosi in un piccolo villaggio sperduto tra le montagne. Qui le due donne si occupano di rimettere in sesto una casa in rovina trasformandola in una locanda.
Il destino, però, ha approntato per Chiyoko e Izumi una prova ancora più ardua della loro fuga, la più grande sfida che la vita riserva alla forza stessa dell’amore.

'La locanda degli amori diversi': la nostra recensione

 La lettura di Ito Ogawa scorre sempre veloce; le pagine si susseguono una dopo l'altra  altrettanto velocemente il lettore giunge alla fine del libro senza nemmeno rendersene conto. Anche 'La locanda degli amori diversi', proprio come gli altri romanzi dell'autrice, è un piccolo capolavoro che raccomandiamo di leggere, non solo perché scritto in maniera encomiabile, ma anche per venire a contatto con una cultura molto diversa dalla nostra, una cultura in cui l'omosessualità è ancora vista come un tabù e, per questo, messa da parte dalla società.

Le frasi più belle de 'La locanda degli amori diversi'

'Quella sera volevo salvare una persona ma,
 a pensarci bene, fu quella persona a salvare me'

'Ci eravamo appena conosciute, 
eppure mi sembrava che stare insieme
 fosse l'unica cosa sensata al mondo,
 la missione della nostra vita'

'Mi accarezzava con una dolcezza infinita,
mai conosciuta prima,
come se mi sollevasse uno a uno ogni strato della pelle'

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