lunedì 5 dicembre 2016

Recensione de 'Il labirinto degli spiriti' di Carlos Ruiz Zafòn


Titolo: 'Il labirinto degli spiriti'
Autore: Carlos Ruiz Zafòn
Editore: Mondadori
Uscita: 22 novembre 2016
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Sinossi: 

Carlos Ruiz Zafòn, dopo dodici anni da 'Le ombre del vento' porta a compimento la serie del cimitero dei libri dimenticati. Nella Barcellona degli anni 50, Daniel Sempere, dopo la scoperta del mistero della morte di sua madre, è precipitato in un abisso dal quale tentano di salvarlo la moglie Bea e l'amico Fermìn. 

La recensione di Libriinuscita

'Il labirinto degli spiriti' è un romanzo eccezionale, il primo che ho letto di Carlos Ruis Zafòn. Sapevo sin dall'inizio che era l'ultimo capitolo di una saga seguitissima che ha appassionato milioni di lettori in tutto il mondo, eppure ho deciso di leggerlo, non tanto per la storia, quanto per capire come mai la gente ama così tanto questo scrittore. Inutile dire che mi ha rapito sin dalle prime pagine... l'interessa per la storia si fa vivido subito, senza aspettare che scorrano i capitoli. Carlos Ruiz Zafòn sa come stuzzicare la curiosità del lettore che non riesce a staccarsi dalle pagine dei suoi libri se non dopo aver letto l'ultima pagina. Della trama non vi svelo nulla; preferisco che lo leggiate e lo gustiate come ho fatto io, completamente ignara di quello che mi poteva riservare.

Le frasi più belle de 'Il labirinto degli spiriti'

'Iniziavo a camminare, ma mi ricordo che mi pesavano i vestiti, le scarpe, perfino la pelle'

'Mi fermai a osservarlo sulla soglia, protetto dalla penombra. 
Ascoltai il loro respiro profondo
e mi chiesi cosa avesse fatto l'uomo 
più fortunato del mondo per meritare quella buona sorte.
Li osservai dormire allacciati,
indifferenti al mondo,
e non potei evitare di ricordare la paura
che avevo provato quando li avevo visti per la prima volta così abbracciati'

'I ricordi che seppellisci nel silenzio 
sono quelli che non smettono mai di perseguitarti'

'Una tabella di marcia è quella cosa che si traccia quando non si sa bene
dove si va e così si convince se stessi e qualche altro scemo che
ci si sta dirigendo da qualche parte'

'Un uomo dovrebbe poter morire portandosi dietro qualche segreto'
'Troppi segreti sono quelli che portano un uomo alla tomba prima del tempo'



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