domenica 26 gennaio 2020

Recensione 'Ah l'amore l'amore' di Antonio Manzini


Titolo: Ah l'amore l'amore
Autore: Antonio Manzini
Collana: La memoria
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 9 gennaio 2020
Pagine: 352 p., Brossura 
  • EAN: 9788838940217

Una nuova indagine per Rocco Schiavone.
«“Oh Madonna” disse Italo. “Rocco? Hai sangue…” e gli indicò la schiena. Il vicequestore si mise la mano sopra i muscoli lombari e la ritirò inzaccherata. “Oh porca…” ringhiò» - Rien ne va plus
«Capirete chi sono davvero Rocco e il suo fratello Manzini e aspetterete la nuova avventura come se fosse l’amico di cui non si può più fare a meno. Specchio bramoso del nostro scontento» - Bruno Ventavoli, Tuttolibri - La Stampa

Nell’ultima pagina di Rien ne va plus abbiamo lasciato Rocco Schiavone ferito in un lago di sangue. Ora è in ospedale dopo l’intervento di nefroctomia che ha subito, la stessa operazione che ha portato alla morte uno dei ricoverati del reparto, a quanto pare a causa di un errore di trasfusione. Così costretto all’immobilità, di malumore, Rocco comincia ad interessarsi a quel decesso in sala operatoria che ha tutta l’aria di essere l’ennesimo episodio di malasanità. Ma fa presto a capire che non può trattarsi di un errore umano anche perché si è fatto spiegare bene dal primario Filippo Negri le procedure in casi del genere. Per andare a fondo della questione sguinzaglia dal suo letto tutta la squadra, e segue l’andamento delle indagini, a partire dalle informazioni sul morto, Renato Sirchia, un facoltoso imprenditore di salumi della zona, casa sfarzosa, abitudini da ricco, gran lavoratore. Dietro il lusso però si cela una realtà economica disastrosa, la fabbrica è piena di debiti e salta anche fuori una consistente assicurazione sulla vita. Rocco non riesce a stare a guardare e uscito di nascosto dall’ospedale incontra la moglie e il figlio di Sirchia, Lorenzo, fresco di studi aziendali e con idee di conduzione assai diverse da quelle del padre. Le cose però non sono così semplici come appaiono e Schiavone non si fa incantare dalla soluzione più facile. Attorno a lui, le luci del Natale, i neon del reparto (non si sa quali lo deprimano di più), i panettoncini, unico cibo commestibile, gli infermieri comprensivi, il vicino di letto intollerabile e soprattutto i suoi che vanno e vengono incessantemente, lo coprono nelle sue fughe, lo assecondano e non aspettano altro che il vicequestore ritorni in servizio. Soprattutto Antonio Scipioni, che sta sostituendo Rocco ma che è alle prese con situazioni amorose da commedia degli equivoci, le tre donne con cui ha intrecciato relazioni amorose e che era riuscito a non fare mai incontrare, ora rischiano di ritrovarsi tutte e tre ad Aosta. L’unico a potergli dispensare dei consigli è proprio Schiavone.

La recensione libro 'Ah l'amore l'amore' di Librininuscita

Questo weekend ho deciso di leggere qualcosa di diverso dal solito e la scelta è caduta sul libro primo in classifica edito da Sellerio e scritto da Antonio Mancini: 'Ah l'amore l'amore'.
Premesso che non ho letto 'Rien ne va plus', anzi, non sapevo nemmeno che 'Ah l'amore l'amore' fosse il prosieguo di qualcosa, ma l'ho iniziato e finito in appena due giorni. Non mi piace il genere giallo poliziesco, preferisco leggere altro, ma la curiosità ha deciso per me. Mi ha spinto alla lettura di 'Ah l'amore l'amore' il titolo (però questa volta non ho letto volutamente la sinossi, altrimenti sapendo che c'era un 'prima' non lo avrei letto) e il fatto che fosse al primo posto nella classifica dei libri più venduti. Questo vorrà pur dire qualcosa. I personaggi mi sono subito stati familiari, come se li conoscessi da sempre, Rocco e Antonio in primis. Due personaggi molto diversi tra loro ma simpaticissimi entrambi. Il primo con le sue battute, il secondo con le sue tre fidanzate e la consapevolezza di essere costretto a fare una scelta prima o poi. La mia non pretende di essere una vera e propria recensione libro 'Ah l'amore l'amore', ma volevo segnalare che nonostante non leggerò mai il capitolo precedente 'Rien ne va plus', la lettura non è stata assolutamente difficoltosa, ed è un libro che potrebbe piacere non solo agli amanti del genere, ma anche a chi, come me, ad un certo punto sente l'esigenza di cambiare genere per poter apprezzare finalmente qualcosa di diverso rispetto a quello che legge regolarmente. Se ve lo consiglio? Sicuramente. Cosa aspettate? Voglio leggere cosa ne pensate nei commenti!

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